Come pensare e ricostruire un universo più vicino alla nostra sensibilità e creatività di esseri umani e di artisti, dai grandi ideali al microcosmo delle cose e dei comportamenti quotidiani? Un universo più “poetico”, insomma.
Come uscire dall’apatia e indifferenza che sta facendo precipitare la qualità della nostra vita e quella del pianeta?
Forse bisognerebbe ricominciare ad avere il coraggio di affermare di voler cambiare il mondo... Nelle nostre intenzioni c’è proprio la volontà di scuotere il torpore che troppo spesso alberga nel dibattito culturale, nella produzione artistica e perfino nel nostro modo di vivere e nei rapporti interpersonali.
Quest’anno la Ricostruzione Poetica dell’universo lascia parlare l’arte, con la rappresentazione di quanto esiste di più effimero, enorme e tuttavia inesistente: le nuvole.
Mostra fotografica di Nadia Nosenzo.
Dal 1993 Nadia Nosenzo ama fotografare cieli, nuvole e tutte le espressioni meravigliose che la natura è capace di offrire. In questa selezione di scatti, si alternano nubi drammatiche, felici, assassine, profetiche, minacciose, misteriose, risolute, protettive... Il cielo come palcoscenico di uno spettacolo cangiante e senza mai più repliche.
ovvero la ricostruzione poetica dell'universo attraverso il distillarsi delle parole rifiutate
Il tanto detestato consumismo che adoperiamo ogni giorno ha inquinato anche le arti e soprattutto la poesia. La globalizzazione delle idee ha in qualche modo uniformato e sterilizzato le opere d'arte contemporanee, privandole spesso di poesia e di amore, intendendo l'amore nel fare arte e nel creare un'opera.
Gli artisti da discarica (discaricart) vogliono proprio recuperare ciò che la frenesia della nostra epoca ha preferito dimenticare. Ed il percorso si snoda attraverso una discarica della memoria che riguardi sopratutto gli esclusi, gli emarginati, gli inascoltati del nostro tempo. Forse proprio perché in loro si serba la salvezza del genere umano.
Con foto e testi di Santino Mongiardino e di Guido De Marchi
Foto acquarelli e installazioni da discarica di Ginko Guarnieri
Foto elaborate e testi di Mauro Zo
Dipinti di Marco Miceli
Haiga di Toni Piccini
Musica ambientale di Giancarlo Drago "Tape"
Allestimento: Valeria Martusciello
Foto elaborate di Gianna Ciao Poitier per il testo di Andrè Verdet
Foto elaborate da Gianna Ciao Poitier con testo di Mauro Zo
Allestimento: Bruna Solinas
Il festival si arricchisce quest'anno di una nuova scommessa che si inserisce nella filosofia della Ricostruzione Poetica dell'Universo.
Minacciati come siamo da una dittatura mediatica, si avverte l'urgente necessità di aprire uno spiragli, una sorta di samizdat, per liberare le formwe spontanee di creatività.
Con questo fine è nato il progetto Geum, aperto a tutte le espressioni dell'ingegno umano, letterario, scientifico, artistico, tecnologico.
Uno spazio fisico, la Stanza della Poesia, e uno virtuale, un sito internet, sarnno il laboratorio permanente a cui fare riferimento per raccogliere e unire le opere, idee, suggestioni, sogni.
il sito del progetto Geum è: http://www.progettogeum.org
Per informazioni:Lino_cannizzaro@hotmail.com